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PERCHE' CI SENTIAMO INSODDISFATTI: La teoria dei buchi.

Ti sei mai chiesto come mai nonostante il successo che hai ottenuto in determinate aree della tua vita, continui a sentirti insoddisfatto?


Negli anni '70 e '80, A.H. Almaas e Faisal Muqaddam, attraverso la comprensione della psicologia del profondo, hanno sviluppato ciò che chiamano “La teoria dei buchi” che può rispondere alla nostra domanda.


Secondo Almaas, che tiene conto anche delle tradizioni orientali, nasciamo con un'Essenza, che rappresenta il nostro vero Sé, ovvero quella parte libera da ogni condizionamento.

Questa Essenza è fatta di qualità e la connessione con queste qualità, nel processo di crescita, viene dimenticata.


Il termine "buco" indica una parte di noi e in particolare una qualità che abbiamo perso o di cui non siamo più consapevoli.

Questi buchi si producono durante l'infanzia, di solito a seguito di esperienze traumatiche, conflitti o interazioni con l'ambiente.


Diamo un'occhiata a un esempio ...

Può darsi che i nostri genitori non ci apprezzavano o ci svalutavano, facendoci pensare che non eravamo importanti.

Ciò significava che il nostro valore, non veniva visto e riconosciuto, quindi come conseguenza siamo rimasti tagliati fuori da questa parte di noi, e al suo posto si è formato un buco, una deficienza.


Quando, per esempio, perdiamo contatto con il nostro valore, proveremo un senso di deficienza, inferiorità e cercheremo di riempirlo con falso valore proveniente dall'esterno.

In questo caso, abbiamo sentito di non valere.


I buchi si manifestano anche nelle relazioni e più è profonda la relazione, più questo accade.


Nelle relazioni, e più in particolare nelle coppie, cerchiamo di riempire questo vuoto con ciò che crediamo di ricevere dall'altro. Conosci l'espressione: "siamo fatti l'uno per l'altro"?





In una relazione che copre questo o quel buco, non appena l'altra persona non vive secondo le nostre aspettative, potremmo sentirci delusi o traditi, sperimentando di nuovo il buco, la deficienza.

Ciascuno riempie i buchi dell'altro, quando la relazione finisce non perdiamo l'altra persona, ma ciò che ha riempito il buco, e in un certo senso perdiamo una parte di noi stessi.

In una dolorosa separazione si può sentire di aver perso la sicurezza, a volte la volontà o la forza, a seconda del buco che l'altro riempiva per noi.


COME DIVENTIAMO CONSAPEVOLI DEI NOSTRI BUCHI?


  • Possiamo iniziare a notare i desideri che li riempiono.


  • L'identificazione delle strutture difensive o compensatorie che bloccano il buco alla nostra consapevolezza.


  • La consapevolezza di certe emozioni.


Ad esempio, se perdiamo la nostra autostima, questa perdita

provoca un buco, che percepiamo sotto forma di senso d'inferiorità o mancanza di fiducia in sé stessi.



Come difesa e compensazione da questo senso d'inferiorità, cercheremo di sentirci superiori o migliori degli altri, magari cercando di raggiungere il successo in qualche area della nostra vita.


Viviamo in un mondo in cui spesso,le attività umane sono un tentativo di riempire o evitare un senso di vuoto o deficienza in qualche area della nostra vita

Tornando alla nostra domanda iniziale, senza generalizzare, possiamo concludere che questi buchi sono una delle principali dinamiche che guidano il nostro comportamento, senza però, farci giungere a un reale appagamento.


Lavorare con un Counselor può aiutarti a identificare i reali bisogni che guidano le tue scelte.








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